Come sopravvivere a un lungo viaggio in aereo

Un lungo viaggio in aereo per me è sinonimo di una nuova avventura in qualche terra lontana, ma per molti è anche sinonimo di stress per il corpo e la mente. Tante ore seduti in un ambiente poco confortevole non è certamente il massimo.
I lunghi viaggi in aereo non mi hanno mai sconvolta, perché devo ammettere di avere la grande fortuna di riuscire a dormire sempre e dovunque (una volta ho dormito 13 ore su 15 di volo totali, record mondiale di dormita su aereo, credo). Appena mi siedo crollo in catalessi, mi sveglio solitamente dopo il decollo (di cui spesso nemmeno mi accorgo) giusto in tempo per mangiare e poi ciao a tutti di nuovo. L’aereo col suo movimento un po’ ondulatorio mi culla e mi risveglio durante la discesa per rinfrescarmi e atterrare. Quindi ecco, il vero trucco per sopravvivere a un lungo volo in aereo è dormire per la maggior parte del volo.
Potrei chiudere il post qui, ma so che questo simil coma aereo non capita a tutti e molti non riescono a vivere con serenità tante ore chiusi in un tubo di ferro. Volando spessissimo in tutti questi anni ho messo a punto degli accorgimenti che spero possano tornarvi utili nell’affrontare un volo di lungo raggio.

L’immagine qui sopra si spiega da sola, ma fatemela illustrare, ci ho messo un po’ nel trovare tutte le foto identiche alle mie cose reali 😀 In sostanza è il mio kit di sopravvivenza, quegli oggetti senza i quali non salgo a bordo di un aereo, volo lungo o corto che sia.

  • Vestitevi comodi. Io capisco la moda e il fatto che ad alcune persone piaccia essere sempre trendy, ma per un lungo volo scegliete abiti confortevoli. Ho visto persone prendere aerei con jeans iper attillati, canotta scollata, stivaletti ben stretti con zeppa, duemila accessori tra cui collane e bracciali, facce piene di trucco e con una coda così alta e così tirata che creava uno splendido effetto lifting facciale. Ecco, no. Non dico di vestirvi come un senzatetto, ma prediligere un abbigliamento sobrio e comodo vi farà affrontare il volo meglio di chi si veste per una serata a Ibiza. Io indosso sempre un felpa con cappuccio da poter usare durante il volo per difendermi dall’aria condizionata talvolta gelata e soprattutto per difendere i miei capelli dal poggiatesta che immagino sempre infestato dai residui del viaggiatore che ha usato il sedile prima di me. Maglietta larga da infilare nei pantaloni durante il volo per evitare infiltrazioni di aria (olè, diciamo ciao alla mia dignità), pantaloni comodi (o leggings, ma solo se la maglietta vi copre oltre il sedere, non ci interessa vedere il segno delle vostre mutande) e calzettoni di spugna da gettare via una volta finito il volo (in genere li fornisce la compagnia aerea nei mini kit che distribuiscono a inizio volo) che io uso quando sono seduta e tolgo le scarpe. Inoltre porto una pashmina da usare attorno al collo in caso faccia più freddo del solito.
  • Non portatevi il mondo nel bagaglio a mano. Se state affrontando un lungo viaggio si presuppone che abbiate imbarcato la valigia, quindi basterà uno zaino nel quale riporre queste quattro cose. Io non sono della scuola di pensiero “mi porto un cambio pulito in caso mi smarriscano il bagaglio in stiva”, perché grazie al cielo non mi è mai successo e poi sono una che non ama portare cose superflue. Se mai dovesse accadere di non trovare la mia valigia al ritiro bagagli allora mi arrangerò.
  •  Se volete dormire dovete portare con voi un mini kit, insomma l’occorrente per rendere il volo sleep-friendly, perché il ragazzino che frigna sarà sempre in agguato. Di nuovo, spesso le compagnie più grandi offrono dei mini kit con calzini, spazzolino e dentifricio, mascherina e tappi per le orecchie. Alcune compagnie hanno queste cose a disposizione, ma solo su richiesta e spesso nessuno lo sa. Non fate i timidi e chiedetele pure all’assistente di volo, in fondo il biglietto l’avete pure pagato! Se non dovessero averne però siate pronti con il vostro kit pro sonno. Mascherina indispensabile, perché spesso, nonostante tutti i finestrini siano chiusi, c’è sempre il genio di turno che apre il suo, perché non ha sonno/è pensieroso/è stronzo e quell’unico piccolo oscurante alzato ricreerà il sole allo zenit direttamente sulla vostra faccia. Tappi per le orecchie importantissimissimi, non solo per salvarvi dai bambini che piangono/urlano/fanno duemila domande, ma anche dai maleducati che parlano a voce alta, lo sciacquone delle toilet se siete nelle vicinanze, i trecento annunci inutili del personale di bordo, la musica a palla che proviene dalle cuffie del vostro vicino eccetera eccetera. Il cuscino per il collo io l’avevo sempre snobbato. Per anni. Poi però ho scoperto quello di Muji (in foto) e da allora non posso farne a meno. È 100% cotone, quindi confortevole sulla pelle (non vi taglierà la faccia o vi farà sudare come quelli di plastica gonfiabili, che abominio!), è sfoderabile, quindi una volta arrivati a destinazione finisce subito a lavare, è regolabile grazie alla chiusura ed è fatto di tante piccole palline (spiegazione da Nobel) che permette al cuscino di adattarsi completamente al vostro collo senza impalarvi, ma supportandovi allo stesso tempo. Inoltre potrete usarlo in mille altri modi (anche a casa), basterà non allacciarlo. Ultimo, ma non certo per importanza (!!) spazzolino e dentifricio. Quelli che danno a bordo sono un po’ uno scherzo (setole di plastica, dentifrici dai sapori assurdi, impugnature difficili), ma in fondo fanno il loro sporco lavoro. È chiaro che non possono essere riusati molte volte, quindi se preferite portatevi il vostro dental kit, come faccio io.
  • Auricolari per ascoltare la musica o vedere i film che danno sul volo. Io preferisco sempre usare le mie cuffie per una questione di igiene (lo so, sono fissata) e non uso quelle fornite dalla compagnia aerea. Lo so che sono nuove, ma non voglio usarle comunque. Tanto gli auricolari li avrete con voi in ogni caso e non pesano nulla.
  • Il kindle o un libro cartaceo vi salverà la vita se non riuscirete a dormire. Io uso il kindle da anni ormai, tra traslochi in giro per il mondo e viaggi vari è la soluzione migliore di tutte per me. Certo avere un libro vero in mano è tutta un’altra sensazione e lo ammetto, ma l’ebook per me è un salva spazio e mi serve questo.
  • Molte compagnie aeree sono civili e predispongono ogni sedile con una presa di corrente individuale, altre no. Quindi un power bank è fondamentale, se non volete rimanere senza batteria sul vostro telefono/kindle/tablet.
  • Io porto sempre sempre sempre una bottiglietta d’acqua. Non importa se piena o vuota (spesso i controlli di sicurezza in alcuni aeroporti sono al gate stesso, quindi anche se comprerete dell’acqua non ve la faranno passare). La porto perché a bordo ho sempre sete e così posso chiedere alle assistenti di volo di riempirmela e stare apposto per un po’, senza chiedere mille bicchieri d’acqua ogni mezz’ora. Posso così bere quando ne ho voglia e quanto mi pare.
  • Una mia fissa sono le salviettine bagnate multiuso. Le ho sempre in borsa, perché servono sempre e ancora di più servono sull’aereo, soprattutto per rinfrescarsi.
  • Sulla stessa linea d’onda viaggia l’igienizzante mani, fondamentale a bordo di un aereo quando non potete/volete alzarvi e andarvi a lavare le mani in bagno.
  • Altro oggetto senza il quale non posso vivere è il burro cacao (quello in foto non è quello che uso, il Burt’s Bees non mi pice tanto) e sull’aereo vi servirà a tenere le labbra idratate.
  • Come idratata dovrete tenere la faccia (io non mi trucco mai per un volo) e quando la sento secca o che tira, mi spalmo un po’ di crema viso.
  • Stessa cosa per le mani, portate un mini crema mani per non farvele diventare secche e decrepite.
  • Infine portatevi qualche snack. È vero che vi daranno da mangiare a bordo, ma spesso tra un pasto e l’altro non servono nulla e se avete fame vi attaccate. Alcune compagnie adibiscono un angolo nel galley con degli snack lì per voi, ma di nuovo, non tutte. Quindi io porto sempre qualcosa di dolce (kinder buono, la mia droga) e qualcosa di salato (patatine di solito).

Bene, parliamo ora degli accorgimenti da prendere durante un lungo volo:

  • Bere acqua. Banale, eh? Eppure la maggior parte delle persone non lo fa. Per questo prendete come abitudine di portarvi la vostra bottiglietta d’acqua e bevete.
  • Niente trucco, o se proprio non potete rinunciarvi, almeno un velo. L’aria dell’aereo vi seccherà il viso e con il fondotinta addosso sai che festa!
  • Rispettate le norme igieniche per voi stessi e per il prossimo. Gli aerei vengono chiaramente puliti, ma non certo igienizzati, quindi il vostro sedile, il tavolino, la moquette e tutto quello che vi circonda sarà il regno di germi e bacilli. Una volta lessi un articolo sui posti più sporchi di un aereo e i bagni erano solo al quinto posto. Al primo nella lista troviamo indiscusso il tavolinetto del sedile davanti a voi, sì, proprio quello dove mangiate. Una volta ho visto una signora cambiare il pannolino del suo infante proprio sul tavolino dove ci servono il pranzo. Da galera, praticamente. Poi a seguire nella classifica dello sporco troviamo le air vent sopra la vostra testa e le cinture di sicurezza. Paura, eh?
  • Come nella vita, anche sull’aereo: educazione. Ho assistito a litigi per un sedile reclinato (N.D.R. se il sedile mi offre la possibilità di reclinarlo, vuol dire che posso farlo, quindi non rompete), passeggeri urlare alle assistenti di volo perché il pollo era finito e loro, poverini, è proprio quello che vogliono (che si può fare? L’ipotesi di andarlo a comprare mi pare poco attuabile), gente mettere i piedi sui poggiatesta, altri lanciarsi in effusioni amorose che manco youporn, gente urlante senza ritegno, starnuti nell’aeree senza una benché minima mano davanti alla bocca, gente che non si lava e tanto altro ancora. Passare molte ore di volo così è disumano.
  • Sceglietevi il posto con criterio. Se soffrite durante le turbolenze allora preferite un posto nella parte anteriore dell’aeroplano; la coda è il posto in cui si “balla” di più quindi evitatelo.
    Ora, tutti odiano il posto centrale, ma ci sono due fazioni principali, quelle del posto corridoio e quelle del posto finestrino. Io amo il posto corridoio, perché voglio essere libera di muovermi e alzarmi quando voglio, è una mia fissazione. Spesso se dormo i miei vicini di posto mi scavalcano senza che io me ne accorga o ne approfittano quando mi alzo io. Non mi è mai successo di avere nessuno che volesse alzarsi costantemente durante il volo, quindi per me il posto corridoio è perfetto. Il posto finestrino mi fa sentire in trappola e poi mi dispiaccio di far alzare quelli accanto a me ogni volta che mi va di sgranchirmi o andare al bagno o andare a bere. Certo, si ha a disposizione una parete alla quale appoggiarsi e una vista aerea costante, ma no, io mi tengo il mio posto corridoio.
    C’è chi ama i posti sulle uscite di emergenza, perché più spaziosi, visto che davanti non c’è nessun sedile. Io non li amo particolarmente invece. Mi dà noia il fatto che il tavolino sia dentro al bracciolo, che la tv sia richiudibile e a volte nemmeno si tiene sù decentemente e che durante decollo e atterraggio io non possa tenere la mia borsa e non possa continuare a guardare il mio film, perché tutto deve essere riposto e assicurato, proprio perché siamo in prossimità di un’uscita.
    Infine ci sono i sedili davanti alle paratie, alle quali spesso vengono attaccate le culle fornite dalla compagnia area, il che vuol dire: neonati o comunque famiglie con bambini. No.
  • Se sapete che soffrirete il jet lag provate a regolarizzare il sonno prima della partenza oppure durante il volo aiutandovi con della melatonina o della valeriana, se proprio non riuscite da soli. Purtroppo non ho mai sofferto di jet lag (sempre per quella fantastica storia che dormo sempre e comunque), quindi non ho molti consigli, ma questi mi sembrano i più logici.
  • Non bevete alcol, caffè e bevande gassate. Le bevande alcoliche ad alta quota sono fisicamente tollerate in modo minore e di conseguenza vi potrebbero far star male. Il caffè evitatelo se volete dormire, chiaramente. Le bevande gassate vi faranno gonfiare ancora più di quello che sarete già a bordo di un aereo. Chiaramente dipende da persona a persona, io per esempio se bevo un bicchiere di vino non mi ubriaco di certo e la coca cola la bevo senza problemi. Il caffè mi fa schifo invece.
  • Durante il volo fate sempre un po’ di stretching. Alzatevi, fate due passi o comunque muovete braccia e gambe. Sulle riviste di bordo ci sono sempre un paio di suggerimenti su come tenersi healthy durante il volo. Se avete delle vene problematiche consultate un medico prima del volo, potreste avere bisogno di calze a compressione.
  • Se siete portatori di lenti a contatto morbide vi conviene toglierle, perché anche i vostri occhi si seccheranno parecchio. Vitali saranno delle gocce di collirio per rinfrescare. Se portate le lenti rigide come me andate tranquilli e dormiteci pure, a me non danno alcun fastidio.

E voi invece? Qual è il vostro metodo per sopravvivere a lunghi viaggi in aereo?


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5 thoughts on “Come sopravvivere a un lungo viaggio in aereo

  1. Che bello questo articolo, fa venire voglia di prendere l’aereo anche a chi – come me – non chiude occhio in 12 ore di volo.
    Grazie!
    Mari

  2. Anche questo articolo interessante! Io ho la tua stessa fortuna, dormo subito e ovunque, che sia aereo, bus o auto!! Soffro un po’ di nausea soprattutto nell’atterraggio, quindi cerco di dormire per evitare di stare male! Chi si veste come se andasse a Ibiza non l’ho mai capito, io ho una vasta selezione di quelli che chiamo “vestiti da aereo” che sono lì in attesa di essere usati! Anche con il jet lag non ho mai avuto problemi, solo una volta al ritorno dal Giappone, ma non so se è stato quello o la stanchezza generale. Non utilizzo mascherina e/o tappi, vado di auricolari e dormo comunque! Il cuscino invece l’ho comprato ma mai usato. Il mio è dell’ikea, magari non è comodissimo, in più mi darebbe noia portarmelo dietro poi per tutto il viaggio!

    1. La benedizione più grande è dormire sempre e ovunque e evviva i vestiti da aereo!

  3. Io con le lenti morbide non ho mai avuto problemi, nemmeno nei viaggi lunghissimi. Leggo spesso questa cosa ma in centinaia di voli i miei occhi non subiscono alcuno stress, anche senza lacrima artificiale.

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