Gli errori del viaggiatore: cosa non fare in vacanza

Diciamoci la verità, la vacanza perfetta non esiste. Imprevisti, contrattempi e problemi sono sempre dietro l’angolo, bisogna quindi essere preparati ad affrontarli o, meglio ancora, a prevenirli. A volte basta del buonsenso, altre volte invece è l’esperienza a darci una lezione, in ogni caso ho riassunto qui gli errori più frequenti e comuni da evitare per godersi la vacanza al 100%.


Periodo – Il consiglio numero uno, aureo e primordiale per godersi il viaggio al massimo è scegliere il periodo giusto. Nemmeno ve lo sto a spiegare il motivo per cui scegliere il periodo migliore per una vacanza. È davvero semplice sapere quando è meglio andare a Bali o a Rio de Janeiro, ci sono milioni di travel blogger che ve lo diranno nei loro blog e poi Google è sempre lì per voi. Perché andare in un paese battuto dai monsoni, dalle tempeste di neve, dal caldo che sfiora i cinquantacinque gradi celsius o quando celebrano in Ramadan? Ovviamente la sfiga è sempre dietro l’angolo e potrete trovare tempo brutto anche nel pieno della stagione perfetta, ma in quel caso almeno non vi maledirete per la vostra scelta consapevolmente sbagliata e darete la colpa a Murphy. Certo, andare in bassa stagione potrebbe farvi risparmiare qualche soldo, ma perché andare su un’isola tropicale senza poter prendere il sole o godersi le acque cristalline che però cristalline non sono perché avete scelto la stagione sbagliata e in quel periodo la corrente porta onde e alghe e allora non era meglio Ostia?


Abbigliamento – Informatevi su cosa indossare nel posto in cui andate, non solo per non morire di caldo o di freddo, ma anche per saper cosa indossare nel caso dobbiate visitare dei posti che richiedono un vestiario adeguato, tipo templi, giungla, chiese eccetera. Ovviamente la parola d’ordine è comodità e minimalismo.


Usi e costumi – Prima di partire informatevi sugli usi, i costumi e le tradizioni tipiche del luogo. Sembra assurdo magari, ma anche delle gestualità che per noi sono completamente innocue potrebbero mettere in imbarazzo i locali. Imparare qualcosa sulla cultura del paese vi farà apprezzare di più il luogo.


Visto – Assicuratevi di avere il vostro visto e passaporto in regola per il paese che state per visitare. Che sia un semplice transito in aeroporto o la vostra destinazione finale, siate certi di non trascurare questo importante dettaglio. Ogni paese ha le sue regole e ogni nazionalità deve rispettare delle norme diverse. Controllate anche che il paese non faccia distinzione tra ingresso via terra, mare o aereo (il 99% dei paesi fa effettivamente distinzione). Spesso i visti per entrate in un paese sono diversi a seconda della modalità con cui vi si accede e cambiare il tipo di visto all’ultimo momento vi comporterà stress, ritardi sulla tabella di marcia e un sacco di soldi extra. Mi è capitato una volta di dover cambiare il visto per entrare in Vietnam dalla Cambogia poche ore prima di varcare il confine, perché non avremmo più preso l’aereo, ma viaggiato via terra. Solitamente in Cambogia le compagnie in cui prenotare i bus offrono anche il servizio di visto, ma per approfittare del regolare servizio bisogna essere lì durante gli orari di apertura dell’ufficio visti e pagare una determinata somma. In Asia però le cose sottobanco sono all’ordine del giorno e noi siamo riusciti ad avere il visto sul nostro passaporto nonostante l’ufficio fosse chiuso. Non chiedetemi con che coraggio, ma affidammo i nostri due passaporti a un tizio anche un po’ losco e mai visto prima che si allontanò sul suo motorino nel traffico di Phnom Penh, per ritrovarlo – fortunatamente – due ore dopo coi nostri documenti (pagati chiaramente il doppio del prezzo regolare). Ecco, non vi consiglio questa esperienza ai limiti della legalità (e dell’ansia, aggiungerei), quindi fareste meglio a informarvi per bene sulla questione del visto.


Documenti – Ovviamente non dovete dimenticarveli in primis. Poi fate una fotocopia di tutto quello che vi serve e tenete un database di copie dei vostri documenti sul vostro smartphone. Le copie serviranno per voi stessi o in caso ve le chiedano in qualche ufficio. Un’altra cosa che io porto sempre con me sono delle fototessere. Se fate viaggi lunghi e itineranti spesso vi potrebbero chiedere una foto per un visto. Io le tengo in una tasca nel mio portapassaporto, per sicurezza.


Bagaglio – Io viaggio col mio fidato zaino (come probabilmente avrete già letto qui) e so esattamente come e quando imbarcarlo o portarlo con me. Non sovraccaricate il vostro bagaglio, siate sicuri del suo peso e dimensioni per non trovare sorprese al check-in.


Medicinali – Io non li porto mai, perché conosco il mio corpo, ma senza dubbio ad alcuni potrebbero servire, lo ammetto. Decidere quali e quanti medicinali portare sta a voi. Io vi invito solo a non portarvi dietro una farmacia, perché non ne vedo l’utilità. Per quanto riguarda vaccinazioni non fatevi prendere dall’ansia! Fate quelle che servono solo se andate in zone ad alto rischio. Io ho fatto quasi tutte le vaccinazioni esistenti su questa terra, ma perché ce ne era motivo. Non fate la vaccinazione contro la febbre gialla se andate a Tokyo, insomma!


Passporto – Non fate l’errore madornale di portare con voi il passaporto per andare in spiaggia o a visitare la città. Non sarebbe al sicuro, perché i borseggiatori non dormono mai! Lasciatelo nella cassaforte in albergo e portate coi voi solo una fotocopia.


Soldi – Non portate con voi un malloppo di denaro. A volte vedo turisti tirare fuori mazzette di soldi e nascondersele sotto la maglietta. Siete pazzi? A cosa vi servono? Portate con voi solo lo stretto necessario (più o meno saprete che somma portarvi dietro a seconda di dove siete e in base a quello che farete) e tenete con voi una sola carta di credito per una qualsiasi emergenza. Io quando viaggio uso un portafogli diverso da quello che uso tutti i giorni, così non mi confondo e lascio al sicuro in albergo quello che non dovrebbe venire con me.


Cibo – Lo ammetto, io mangio di tutto e dappertutto. Mi piace provare qualsiasi cibo e adoro lo street food. Tantissime volte mi sono sentita dire «Tu sei fuori a mangiare quella roba in quel posto!», ma per me anche questo è viaggiare. Fate attenzione però, perché a volte potrebbe essere rischioso magiare cibi che non sono l’ideale per la vostra pancia. Come per il discorso sulle medicine, credo che voi siate in grado di intuire cosa sia bene o cosa sia male per il vostro intestino. Spesso però i cibi che i locali mangiano tranquillamente potrebbero invece  portare un’allegra dissenteria a chi non ne è abituato, costringendovi in bagno per ore. Siate sempre allerta sul fattore igiene alimentare, dover interrompere il viaggio per un’influenza intestinale sarebbe veramente una disdetta.


Acqua e ghiaccio – Nei paesi in via di sviluppo, soprattutto in Asia, non bevete l’acqua dal rubinetto, dalle fontane, dai distributori (a meno che non siate certi che sia acqua purificata) e in generale le bevande non imbottigliate. Stesso discorso vale per il ghiaccio, dato che non potete sapere con che acqua sia stato fatto. Di nuovo, una diarrea fulminante non è certo quello che desiderate in vacanza. Ora, non vi dico di esagerare come Charlotte in Messico, ma ecco, state attenti all’acqua che bevete, tutto qui.


Noleggio – Se prendete un’auto o motorino a noleggio ricordatevi di esaminarli bene prima di partire e se notate ammaccature, graffi o problemi di qualsiasi tipo fatelo notare al tizio che vi sta noleggiando il mezzo dichiarando sulle carte da firmare il danno. Solitamente le rent-a-car grandi hanno un’area apposta nel modulo in cui potrete segnare eventuali problemi, ma non tutti sono corretti o hanno questo tipo di modulo. In Oman una volta ci volevano far pagare dei graffi sulla carrozzeria della macchina, ma fortunatamente avevamo dichiarato tutto all’inizio e ci siamo risparmiati una litigata con quelli del noleggio.


Pagamenti – Se non volete buttare via i soldi allora evitate di pagare tutto con la carta di credito. I costi di commissioni per le transazioni all’estero sono salatissimi. È invece più conveniente usare un bancomat o cambiare i soldi nella città di destinazione. Spesso in aeroporto i tassi di cambio sono più alti delle banche in città. Devo dire che in questo non sono bravissima, non ci capisco niente di valute e tassi e lascio fare a chi è con me (che in genere ne sa di più).


Furti – Attenzione alle vostre cose, sempre! Se venite in Asia occhio agli scippi in strada. Se siete donne usate delle borse a tracolla o degli zaini; solitamente i delinquenti scippano dai motorini e riescono a rubarvi la borsa anche se siete seduti sul vostro tuktuk. Io sono paranoica e non lascio mai le miei cose incustodite quando viaggio. Se vado in spiaggia non porto nulla di valore, se giro in città il minimo indispensabile davvero. Una volta ho fatto diciassette ore su un treno in India e mentre dormivo usavo il mio zaino come cuscino. Non vorreste mai ritrovarvi senza le vostre cose al risveglio. In albergo chiudete tutto quello che avete di valore nella cassaforte, anche se ho sentito di furti di oggetti lasciati in cassaforte, perché in fondo il personale dell’albergo può aprirle in qualsiasi momento, se vuole. Insomma in conclusione non portate nulla troppo di valore in vacanza, a cosa vi servirebbe comunque?


Puntualità – E cioè arrivate sempre in anticipo se dovete prendere un aereo, un traghetto, un treno o un qualsiasi mezzo. Perdere un aereo (o un traghetto, un treno o un qualsiasi mezzo) comporterebbe un immenso danno per la vostra tabella di marcia (e anche un immenso danno al portafoglio), soprattutto se comprende diverse tappe, tutte già organizzate e pagate.


Lingua – La lingua universale nel mondo è l’inglese, ma non aspettatevi che tutti la parlino, anzi! Viaggiando vi stupirete di quanto l’inglese sia parlato pochissimo in giro. Non tutti i paesi sono interessati a parlare inglese, non tutti ne sono capaci o magari non vogliono farlo perché intimoriti. Vedi il Giappone, ad esempio. L’inglese lo imparano a scuola, ma pochissimi lo parlano. In Asia o in Sud America non sarà facile comunicare con l’inglese, quindi armatevi di pazienza e tanto body language. Io trovo molto triste chi bullizza un popolo per il fatto che non parla inglese. Se bullizzate qualcuno per un motivo simile allora statevene a casa vostra e non viaggiate che fate un favore a tutti.  Trovo invece ammirevole chi cerca di comunicare imparando poche parole o frasi chiave per instaurare una conversazione super base nella lingua locale. Vedrete che i nativi impazziranno di gioia! (poi probabilmente inizieranno a parlarvi a raffica e voi non capirete un cacchio, ma ok.)


Fotografare gli altri – Lo ammetto, adoro fare foto alle persone quando viaggio. Quella del ritratto è una delle tecniche fotografiche che mi affascina di più da sempre e amo guardare i ritratti che fanno i viaggiatori alle persone del posto. Non sempre però troverete persone felici di essere fotografate, quindi siate educati e chiedete sempre il permesso. Basta un semplice gesto e un sorriso per capire se potete andare avanti o meno. Alcune persone saranno felicissime di posare per voi, altre no e mi pare giusto così. Io ad esempio odierei se qualcuno mi facesse delle foto senza il mio consenso e credo pure voi.


Pianificare – C’è chi va all’avventura nel senso vero della parola, senza un programma. Io no. Io amo pianificare e programmare la vacanza, perché così facendo ho tutto sotto controllo e so che non mi sto perdendo niente. Per ridurre costi non previsti o contrattempi fatevi un piano di quello che dovete fare/vedere/prenotare/comprare. Non c’è cosa peggiore per me arrivare in un posto senza sapere che fare o dove dormire e dover quindi sprecare tempo prezioso a capire queste cose invece che iniziare subito ad esplorare. Ci sono state un paio di volte in cui ho viaggiato decidendo tutto volta per volta, ma sono stati casi eccezionali e fortuiti e in ogni caso amo arrivare nei posti col mio programma bello e pronto.


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9 thoughts on “Gli errori del viaggiatore: cosa non fare in vacanza

  1. Ciao Sara, a proposito di periodi azzeccati per viaggiare, ottobre può andare per il visitare il Giappone?
    I tuoi post sono sempre pieni di dritte, grazie!!

  2. Ciao Sara! Visto che hai tirato fuori l’argomento ti chiedo un consiglio: andrò in Giappone e ho letto che spesso non accettano i pagamenti con carta di credito. Al tempo stesso vorrei evitare di partire col mazzo di soldi, e fare affidamento solo sui bancomat mi farebbe vivere nell’ansia. Come mi regolo?

    1. Ciao! La maggioranza dei posti accetta tranquillamente le carte 🙂 ma attenta alle commissioni, che sono molto care in Giappone. Comunque in caso potrai prelevare alla posta senza problemi, quindi non c’è bisogno di portarti il malloppo 🙂 Buon viaggio!

  3. Post molto interessante! Io cerco di stare sempre attenta a quando vado in giro dove tengo la mia roba, mai troppo soldi ecc. però avevo sempre una camera d’albergo in cui non entrava nessuno a parte il personale per pulire. Andrò un mese in America e alloggerò sopratutto in ostelli in camere condivise. Mi conviene lasciare le cose nello zaino dentro l’armadietto chiuso? Ovviamente non mi fa piacere andare in giro con tutti i soldi in tasca. Quando ero in Giappone lasciavamo il grosso nascosto in valigia e il resto dietro, ma qui non avrei una stanza privata. Sono un po’ combattuta.

    1. Solitamente negli ostelli hanno sempre degli armadietti per tenere le cose al sicuro, ma non saprei dirti, perché non ho mai alloggiato in ostello con camera condivisa. Credo tu possa tranquillamente lasciare la tua roba di valore lì 🙂

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